mercoledì 28 gennaio 2009

Intervista a Marcello Veneziani.
Moderatrice dell'incontro Nadia Zandomeneghi













VENERDI 27 FEBBRAIO Ore 17.30

MARCELLO VENEZIANI Presenta: “Rovesciare il ’68”

L’attualità del ’68,

Aula T4, Facoltà di lettere e filosofia, Università degli studi di Verona.

Marcello Veneziani è nato a Bisceglie, nel 1955, e vive a Roma. Laureato in Filosofia, è autore di alcuni saggi tra i quali: La rivoluzione conservatrice in Italia. Genesi e sviluppo dell'ideologia italiana (1987); Processo all'Occidente. La società globale e i suoi nemici (1990); Sul destino (1992); Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio (1995); L'Antinovecento (1996); Decamerone italiano (1997); Il secolo sterminato (1998), e Comunitari o liberal (1999). Ha diretto e fondato case editrici e riviste culturali e politiche (Intervento, Pagine Libere, L'Italia settimanale). Attualmente dirige il settimanale Lo Stato, è editorialista de Il Giornale e de Il Messaggero e collabora con la RAI.






Modera Nadia Zandomeneghi, 20 anni, iscritta al secondo anno del corso di laurea di scienze della comunicazione. Sono venuta a conoscenza del progetto Free Entry tramite il forum su internet del mio corso di laurea e sono rimasta molto colpita da questa iniziativa, ritenendola una buona esperienza per me e per gli altri.

Vorrei che questo progetto avvicinasse i giovani alla cultura e all' informazione. Quest' ultima, non è molto sentita tra i giovani, e senza di questa è difficile incuroisirsi e avvicinarsi alla cultura.





L'incontro verterà sui punti principali del suo ultimo libro, Rovesciare il ’68, come il parricidio della contestazione del ‘68 e gli effetti che ha lasciato sui valori civili e sociali di oggi (famiglia, scuole, linguaggio ecc...), e il richiamo alla tradizione per recuperare un modello guida che possa ritrovare i valori perduti. "Così il 68 si risolse in una barbara supremazia del presente, dell'immediato, dell'io sul mondo, sul passato e sul futuro. L' egocentrismo generazionale e soggettivo fu l'effetto più profondo del 68", perchè si è arrivati a questo risultato? I giovani della contestazione, ormai sono padri se non nonni, quale modello paterno hanno seguito se i padri sono stati cancellati dal movimento?